sabato 21 giugno 2008

Riflessioni...


Sarebbe bello poter esprimere attraverso le parole le sensazioni che si prova, i pensieri più profondi, le emozioni più belle... Però talvolta risulta impossibile: le sensazioni sono troppo forti da poter essere descritte con le parole, i pensieri sono troppi, le emozioni sono troppo belle... Non possono essere trasportate sulla carta. A volte le frasi, le costruzioni, i sostantivi, i verbi stessi non riescono neanche a rappresentare quello che ci sentiamo dentro. E' come se non ci fosse mai un aggettivo adatto... Risulta molto difficile parlare delle cose profonde, quelle nascoste dentro di noi, anche perché spesso siamo proprio noi che facciamo fatica a capire quelle poche sentenze in codice che ci manda il cuore: è come se il nostro cervello non fosse in grado di decifrarle, come se non vi fosse una connessione tra il sentimento e il pensiero. Però è proprio questo che ci rende così speciali... L'uomo se non fosse così complicato, così misterioso a se stesso non avrebbe più lo stesso fascino, non sarebbe più quell'essere perfetto... La perfezione è proprio quello: sentirsi stravolti da se stesso, dai propri pensieri, dalle ansie, dalle paure, dall'amore. Il non riuscire a capire se stessi aiuta a capire gli altri, a comprendere quel mondo stupendo che ci circonda; questa sensazione aiuta a cogliere dalla vita tutto quello che di bello ha da offrirci, a godersi ogni attimo, ogni piccola soddisfazione, ogni errore commesso. La vita è troppo bella! Il sentirsi vivi, sentire il sangue che scorre nelle vene è un emozione che non siamo in grado di descrivere: è troppo complessa, troppo... Ecco, non mi vengono le parole, ma è normale. Si fa fatica a parlare di una cosa indescrivibile: è una sensazione... Come si può descrivere in poche parole un'esperienza così... Non ci riesco, vorrei, ma non ci riesco!
Mi chiedo ancora perché mi sono messa a scrivere queste cose... Adesso che ci ripenso lo faccio proprio perché è un qualcosa che mi piace di più della vita: quel cercar di instaurare una connessione tra il pensiero e il sentimento, quel costruire un'autostrada tra il cuore e il cervello...

L'unica volta che mi ero innamorata l'ho lasciato andare, in quel momento non capivo che cosa provavo per lui. Però quando finalmente l'ho capito lui non ha fatto altro che farmi soffrire, il suo illudermi non mi ha permesso di vivere, di potermi innamorare di nuovo. Quella sera non riuscivo ad odiarlo, non ne ero in grado. Però avrei volto tanto: gli ho aperto il mio cuore, gli ho dato il mio amore, e lui riusciva solo a parlare dei miei occhi e della luna che rendeva ancora più belli; e mentre lo faceva, mentre mi guardava in quel suo modo mi ha detto che non avrebbe funzionato... In quel attimo ho sentito le lacrime scendere sulle mie guance, non volevo più vederlo, sentirlo, volevo solo piangere. Quella notte mi ha fatto capire tante cose, quella notte ho scritto la mia prima poesia, sono riuscita a mettere insieme tante parole che esprimevano esattamente quello che provavo. Adesso non ne sono più capace, forse perché da quel momento non ho più provato delle emozioni tanto forti. Sono perfettamente in sintonia con i sentimenti solo quando qualcuno mi ferisce, quando qualcuno mi fa star male... E' buffo! Non dovrebbe essere così, questi momenti dovrebbero esser quelli che si dimentica più in fretta. Però nello stesso tempo sono i momenti che ti fanno crescere, che ti creano quella sana confusione in testa, quelli che ricordi appunto perché in fondo segnano la fine di un qualcosa, un nuovo inizio, un punto da cui ripartire.


Da qualche giorno a questa parte sono proprio confusa, mi sento come se ci fossero ben due persone dentro la mia testa. Una mi dice: 'Lascia stare! Non ne vale la pena!'. L'altra: 'Perché è finita in questo modo, perché il destino non ha voluto concludere diversamente questa storia? ' Sinceramente non so più quale delle due ascoltare. Loro non mi permettono di sentire quei messaggi in codice che mi manda il mio cuore, non mi danno l'occasione di capire quel codice. Vorrei tanto capire cosa voglio... Il mio cuore è in lotta con il mio corpo, il mio corpo lotta con il pensiero, e io mi ritrovo in mezzo ad un campo di battaglia non sapendo da che parte devo stare. E' una guerra continua che non può far altro che tormentarmi...

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