venerdì 30 gennaio 2009

Un sogno...


Un sogno... Un bellissimo sogno... Un sogno ad occhi aperti! Il nostro sogno... E' come se su questa terra ci fossimo solo noi due, come se l'unico sentimento possibile fosse l'amore che ci lega. E' una sensazione indescrivibile, non credevo di potermi sentire così... Ogni volta che lo sento vicino a me è come se il mondo al di fuori di noi non esistesse: il tempo si ferma, ogni emozione diventa più forte... Anche adesso, quando lui è a tre passi da me, immerso nel suo mondo, isolato da tutto quello che si trova al di fuori di quel monitor, sento dentro di me quella gioia di vivere che solo lui sa portare nella mia vita. Lui è come il sole, come il vento, come il mare, come il fuoco... Quando non riesco a stargli vicina mi sento vuota dentro, mi sento persa. La vita assumme un altro colore quando lui è vicino a me.
Quando a dicembre ho espresso il desiderio di provare di nuovo qualcosa per un'altra persona, non credevo che potesse essere così intenso, così coinvolgente, così puro e innocente. E' un sentimento che mi ha cambiato, mi ha veramente cambiato, mi ha portato in un'altra dimensione, ha completamente trasformato la mia esistenza! Non speravo più di potermi sentire così. Lui è il mio migliore amico, è la persona che mi capisce più di tutti - gli basta uno sguardo per capire che c'è qualcosa che non va, è l'uomo che amo! Per la prima volta nella mia vita sto vivendo per davvero questo sentimento, per la prima volta quel sentimento mi rende veramente felice, per la prima volta non ho paura di essere veramente me stessa. Mi sembra di conoscerlo, mi sembra di amarlo da tutta la vita; e quando chiudo gli occhi e mi immagino il futuro lo vedo accanto a me, il resto non importa, non ha alcun significato!
I sogni si avverano, e nel mio caso è accaduto proprio questo, però non credevo che la realtà potesse superare in modo così netto quel sogno che custodivo gelosemente nel mio cuore... Ogni giorno è un capitolo nuovo da scrivere, è un'avventura nuova, è un emozione nuova, è un continuo conoscersi... Quando la notte chiudo gli occhi, quando sto per entrare in punta dei piedi nel meraviglioso mondo di Morfeo, il mio primo pensiero è quello di rivederlo appena apro gli occhi... Sono innamorata, si, sono proprio innamorata! E' l'emozione più bella che il destino mi potesse regalare!

domenica 18 gennaio 2009

The Story Ain't Over


"Rousing from dreams, craving for someone

Wept himself to sleep
He s waiting for a sign from above
Where is the love

The hourglass in pieces, dashed to the wall
The future is over
Tomorrow's been slipping away
And nothing remains

He'd known it won't last forever
She'd go ahead for a while

When you open your eyes
When you gaze at the sky
When you look to the stars
As they shut down the night
You know this story ain't over

When you open your eyes
When you gaze at the sky
When you look to the stars
As they shut down the night
You feel this story ain't over

Where is the candle in this lonesome night?
Angle why are you so wayward
Abandoning me, try my belief

When life is not words
and tongue is not answers
And we only can t see a reason
Why would it mean
that it's not meant to be

He'd known it won't last forever
She d go ahead for a while

When you open your eyes
When you gaze at the sky
When you look to the stars
As they shut down the night
You know this story ain't over

When you open your eyes
When you gaze at the sky
When you look to the stars
As they shut down the night
You feel this story ain't over"

Questa canzone mi ricorda una bellissima serata passata in compagnia del mio lui... Hmmm...

mercoledì 7 gennaio 2009

Un nuovo inizio...


E' dall'inizio dell'anno che non sono riuscita a trovare un momento libero per raccogliere i pensieri, per fermarmi un attimo e riflettere. Questi ultimi giorni hanno portato moltissimi cambiamenti nella mia vita e non mi hanno permesso di trasportare sulla carta quello che sento dentro all'animo, quello che prova il mio cuore… Le prime giornate dell’anno 2009 portarono con se un’infinità di emozioni, emozioni bellissime, pure, straordinarie; non sono nemmeno in grado di descrivere quello che sento, non riesco a trovare le parole adatte perché ognuna mi sembra banale, non sufficiente per dar l’immagine ai miei sentimenti. Sinceramente non credevo fosse possibile provare quell’universo di sensazioni quando si ha davanti una sola persona… Non avevo preso in considerazione in fatto che quella persona fosse speciale, unica, diversa da tutte le altre che fino ad adesso ho conosciuto, che fosse mia e solo mia.
A dicembre ho espresso un desiderio: quello di trovare una persona che sappia completarmi, amarmi, capirmi, volermi bene esattamente per quello che sono… Si è avverato, quel desiderio si è veramente avverato, lo sto vivendo in questo preciso istante e non posso neanche descrivere la gioia che sta provando il mio cuore in questo preciso momento, è un emozione troppo forte: è come se ci fosse una stella all’interno del mio cuore, il suo calore non mi permette di parlare, di esprimermi, ma allo stesso tempo riscalda il mio animo, la sua luce invece illumina ogni secondo della mia vita trasportando mi in un mondo diverso… Lui, in questo ultimo periodo, è la persona più importante della mia vita, è la persona che mi fa sentire bene, che mi capisce, che mi vuole bene, che ha voglia di conoscere quella ragazza che vive dentro di me, quella che per anni preferiva nascondersi dietro una corazza di acciaio per sfuggire agli sguardi della gente… Quella ragazza adesso vuole gridare a tutto il mondo quanto sia felice, quanto lui la rende felice!
Adesso, non so perché, ho sentito il bisogno di raccontare quello che mi è successo nelle ultime settimane, forse perché la situazione che sto vivendo non mi sembra vera, per me è come un sogno; tutto è successo così in fretta, non ho neanche avuto il tempo di pensare, ho semplicemente seguito il mio cuore. Mi rendo conto che sto cambiando, ma è lui che mi fa questo effetto! Quel ragazzo ho sconvolto la mia esistenza, mi ha permesso di guardare il mondo con occhi diversi... Quando lo sento vicino a me è come se ci fossimo solo noi al mondo, solo noi due, nessun altro! I suoi occhi contengono l'infinito, quell'immenso universo di emozioni che frullano al interno del mio cuore quando è a un passo da me. Non riesco a non pensare a lui, non riesco a stargli lontana!
Purtroppo per adesso non sono in grado di esprimermi, non trovo le parole per descrivere quel sentimento che custodisco gelosamente nel mio cuore!

giovedì 4 dicembre 2008

Aspettando...

Aula studio a quest’ora non è affollata come credevo sarebbe stata. Però, mentre aspetto le mie compagne di corso che stanno sostenendo l’esame di informatica, qui manca una persona che riuscirebbe sicuramente a portare un po’ di sole nel mio cuore. E’ anche comprensibile il fatto che oggi non sia venuto all’università, in fin dei conti questa è la giornata dell’esame dell’altro gruppo, era logico stare a casa. Sono io che mi sono fatta (come ogni giorno del resto) ben 62km per dare un sostegno morale alle mie compagne di corso, ma va bene così, l’ho fatto per loro, ma se per caso incontravo il ragazzo misterioso questo fatto non mi avrebbe dato alcun disturbo. Quest’attesa mi fa riflettere su tante cose, soprattutto sul fatto che rimandando sempre, aspettando il momento adatto non riuscirò mai a concludere niente. Dovrei capire cosa voglio veramente e se quello che voglio lo riesco a far diventare realtà con le mie azioni, e se per caso credo di non poterlo fare devo capire cosa c’è in me che non va. Tanti giri di parole per dire che dovrei sconfiggere quella maledetta timidezza, perché non mi serve a niente, mi ostacola e basta, non mi permette di godermi a pieno gli anni più belli della vita di un essere umano. Perché io lo voglio conoscere, lo voglio! Devo conoscerlo meglio, perché se non lo faccio, impazzisco! Ormai è nella mia testa, ormai faccio fatica a scacciare dalla mia mente tutti i pensieri che lo riguardano. Sono un caso perso! Anche se alla fine questa situazione mi porterà una grossa delusione, voglio che finalmente succeda qualcosa. Finalmente vorrei che qualcosa cambiasse anche nella mia vita: ho sempre dato tanto senza mai chiedere nulla in cambio; adesso è arrivato il momento in cui vorrei regalarmi qualcosa, vorrei cambiare qualcosa, vorrei finalmente provare quelle emozioni di cui ormai ho dimenticato il gusto. Non è un crimine, non è un comportamento da egoisti, semplicemente è un voler ricominciare a vivere… Vivere per davvero!

Però le cose non avvengono se non gli dai una mano… Quindi devo svegliarmi, basta aspettare! Basta vivere nel mondo del forse, del magari, ormai non ce la faccio più – se voglio cambiare qualcosa devo pur aiutare il destino in qualche modo. Mi arriva un due di picche, punto, la vita va avanti, è lui che si perde qualcosa, sicuramente non sono io! No, non io!

martedì 2 dicembre 2008

Il viaggio di ritorno...

Eccoci… Di nuovo in viaggio, di nuovo piena di pensieri, di nuovo delusa da come sia andata la giornata. Non è possibile che ogni volta che provo a parlarli non ci riesco?! Come faccio a chiedergli il numero di telefono, come faccio a fargli capire che mi interessa veramente se non c’è sempre qualcuno che si mette in mezzo? Non voglio andare avanti così, non voglio! Quel ragazzo (Y) mi piace proprio, ma veramente tanto: non parlo solamente dell’aspetto fisico, ma anche della persona che rappresenta. E’ un ragazzo intelligente, simpatico, educato, divertente, cerca di dar sempre una mano a chi è in difficoltà… Insomma è proprio uno che fa per me. In questo preciso istante della mia vita ho proprio bisogno dell’affetto di una persona, di un altro essere umano. Non voglio ne lamentarmi ne fare la vittima, ma questo è un periodo particolare dell’anno: questi ultimi tre mesi sicuramente non appartengono a miei ricordi più belli, anche se ci sono stati molti momenti in cui ho provato gioia di vivere, anche se questi momenti li terrò per sempre nel mio cuore, l’ultimo periodo dell’anno 2008, l’anno del mio ventesimo compleanno, ha lasciato un segno nel mio animo, mi ha confuso ulteriormente, mi ha ferito. Per questo motivo ho bisogno di una persona “nuova”, di un ragazzo che riesca a volermi bene per quello che sono. Non dico che deve essere per forza uno dei tre moschettieri (X, Y, Z), ma non mi lamenterei assolutamente se fosse così. “Vivere è una malattia mortale (…)” quindi bisogna fare tutto il possibile per trascorrere la propria esistenza al massimo sfruttando tutte le occasioni che il fato ci pone davanti nel nostro cammino. Queste occasioni non ricapitano, ma per una persona come me è difficile affrontarle. Non sono una persona estroversa (anche se alcuni sono convinti del contrario), sono timida al quadrato per quanto riguarda ragazzi e se finalmente trovo dentro di me la forza per rivolgere la parola alla persona che mi interessa, se qualcuno si mette in mezzo, mi interrompe, questo coraggio svanisce. In questi mesi sono stata proprio brava a nascondermi dietro la maschera di una persona che in realtà non sono, ma se la gente non si accorge, non capisce come sono fatta veramente, non riuscirà mai a conoscermi veramente. Al liceo non riuscivo a legare bene quasi con nessuno, alla fine ho trovato solo due, tre persone con cui passare il tempo; il primo giorno dell’università mi sono promessa di cambiare, di lasciarmi alla spalle questa mia timidezza, di aprirmi di più con le persone, ma ci sono dei giorni, dei periodi in cui non riesco proprio ad abbandonare quell’atteggiamento di chiusura totale.

“Siamo in arrivo a Suzzara”

Torno a parlare dei miei trascorsi all’università, dei miei sentimenti legati ai tre moschettieri, perché non vorrei più approfondire il tema del mio stato d’animo, non voglio affrontare il discorso del mio essere. Parlando sempre in codice: Y non è assolutamente come X e Z (sono nomi in codice :P), quando gli sto vicino lo sento interessato alle cose che dico, è attento a ogni parola, ad ogni virgola. Fa tantissime domande, e ciò mi fa capire che in qualche modo è interessato a me, almeno come persona, come un’amica, che in questa “fase” non è affatto un male. Peccato che ogni volta che cominciamo un discorso c’è sempre qualcuno che viene a disturbare, ed io, anche se vorrei parlargli, anche se vorrei rimanere lì almeno un altro minuto, devo andare via: o perché c’è qualcuno che vuole qualcosa da me, o qualcuna (!) da lui! L’altro giorno stavamo parlando, l’ho visto particolarmente interessato a quello che dico, però qualcuno non poteva aspettare quei cinque minuti, quel poco che mi mancava per concludere il discorso, mi chiamava con l’insistenza, e quindi sono dovuta andare via e lasciarlo lì senza una parola… Questo non è assolutamente da me, non lascio il mio interlocutore in mezzo ad un discorso, non me ne vado via senza dir nulla in mezzo ad un conversazione, è da maleducati! Però ero arrabbiata con quel qualcuno che non poteva aspettare un attimo, non lo ero assolutamente con il mio interlocutore.
Ma quanto mi piace scrivere in codice, scrivere senza che nessun interessato venga nominato!
Non riesco a togliermi dalla testa quel giorno in cui io e Y abbiamo parlato proprio tanto (senza che nessuno si mettesse in mezzo!), abbiamo riso, scherzato, ci siamo divertiti insomma! E’ stato bello potergli raccontare di me, della persona che sono, ma la cosa più interessante era sentirlo parlare di se… Poi questo mi ha aiutato moltissimo nel capire (più o meno) la persona che è, e non potevo esserne più felice.
Adesso mi rendo conto che devo far qualcosa, ma veramente, c’è bisogno che io mi svegli, che lasci da parte questa benedetta timidezza! Non posso trovarmi ogni giorno ad affrontare questo discorso. Voglio il tuo numero, te lo chiedo, niente di più semplice.
Peccato, essendo timida, ci metto dei giorni per trovare le parole giuste, per inventare una scusa valida se voglio veramente ottenere qualcosa…
Uno: non vorrei sembrare invadente, quindi aspetto che sia solo.
Due: dovrei usare delle parole giuste per fargli capire che mi piace senza dirglielo direttamente.
Tre: mi dovrei inventare una scusa “intelligente”, perché non posso andare a chiedergli se sa tracciare una linea dritta visto che frequenta come la facoltà di architettura!? Insomma bisogna preparare un piano prima di “passare all’attacco”. Non bisogna dimenticare che un “piano d’azione” deve regolarsi in base alla situazione che uno si trova davanti, quindi bisogna considerare tutti gli imprevisti possibili, quali per esempio presenza di terze persone (che di solito ci sono sempre); bisogna anche cogliere l’occasione giusta per iniziare la manovra strategica.

“(…) I’m going down in flames, I’m falling in to this again (…) I’m falling down (…)”

E’ un verso della canzone che oggi mi è stata molto vicina… E’ come se stessi ritornando ad essere quella persona che ormai non sono più, mi sto chiudendo in me stessa visti gli insuccessi degli ultimi giorni… Sto gettando la spugna, e non ne capisco il motivo.

“Siamo in arrivo a Carpi”

Ecco siamo quasi arrivati, manca poco, fra qualche minuto scendo. Mi toccherà quindi concludere questo poema epico… Ed è appunto la cosa che farò in questo preciso istante.

mercoledì 26 novembre 2008

Innamorarsi...

Prendo in prestito il titolo di un libro di qualche anno fa... Ho voglia di te, ho voglia di innamorarmi! Voglio finalmente cambiare qualcosa nella mia vita. Voglio che quell'"uomo di peluche" diventi un essere umano! Voglio provare quella strana sensazione ogni volta che ti avvicini a me... Voglio sentir tremare il mio cuore quando nell'aria risuona il tuo nome. Voglio poter rifugiarmi nel tuo abbraccio.
Però non ti ho ancora trovato, non so ancora per quanto tempo ti dovrò aspettare...

Non ho paura di aspettare, non mi spaventa l'attesa, voglio solo trovarti! So che tu riuscirai a farmi provare tutte quelle emozioni che ormai ho dimenticato, che se ne sono andate via con quell'uomo che mi ha spezzato il cuore e ha fatto nascere in me la paura di essere ferita di nuovo! Sono due anni che combatto contro questa sensazione, sono due anni che sono io a ferire gli altri per paura che loro mi feriscano... Da troppo tempo vivevo nella paura! Adesso è il tempo di agire, perché so che da qualche parte mi aspetti, so che esisti, so che riuscirai a riportare la felicità, la serenità, la gioia nel mio cuore!

lunedì 24 novembre 2008

La neve che scalda il cuore...

Stamattina, appena sono uscita da casa, ho sentito un strano profumo nell'aria. All'inizio non riuscivo a capire cosa fosse, ormai ho dimenticato quella fragranza. Il giorno si svegliava piano, piano, mi allontanavo da casa, i miei occhi osservavano l'avvicinarsi dell'alba. Ero completamente immersa nei miei pensieri, mi trovavo in un mondo tutto mio, come sempre a quell'ora. Ad un certo punto un bagliore di luce mi ha riportato alla realtà, quando ho capito che quella strana luce era il riflesso dei raggi solari sulla coperta bianca che la madre natura ha abbandonato sui campi di grano ho sentito una felicità improvvisa, mi sono sentita molto, molto meglio. Fisicamente ero distrutta, ma la mia mente era come rinata, era come se avessi ritrovato la calma. Il freddo del mattino mantovano mi ha riportato indietro nel tempo, mi sono sentita nuovamente una bambina... Questa sensazione mi ha accompagnato per tutta la giornata di oggi e mi ha permesso di trascorrere una giornata particolare: mi sentivo sicura di me, sicura della persona che sono, sicura del mio vero valore. Non so spiegarmi il motivi di questa mia "trasformazione", so solo che mi ha reso molto felice; forse è tutto merito della neve, del freddo, dei ricordi che sono ritornati alla mia mente - non me lo so spiegare, non me lo voglio spiegare. Il destino mi ha permesso di passare un po' di tempo con un "angelo", e di osservarne più da vicino un altro, quindi non potevo assolutamente lamentarmi. Tutti gli avvenimenti di oggi, anche se erano puramente casuali, sembravano progettati nei minimi particolari dal fato: alcune situazioni, alcuni incontri... E poi gli sguardi, quel cercare l'altra persona nell'aula piena di studenti, quell'avvicinarsi di nascosto solo per sentire la vicinanza di un altro essere umano, erano in grado di provocarmi quella strana sensazione nel cuore. Era bello, troppo bello sentirsi così. Però la cosa più emozionante è che questa sensazione me la terrò stretta dentro di me, non mi abbandonerà (almeno per i prossimi giorni). Non posso lasciarla scappare, perché adesso finalmente ho ritrovato il coraggio di una volta: non voglio più essere quel pulcino smarrito in un campo di grano, voglio essere un aquila forte e coraggiosa... Voglio poter conoscere e farmi conoscere senza provare quella paura di essere rifiutato: le persone che in futuro mi volteranno le spalle, non meritavano di far parte della mia vita. Adesso sembra così ovvio: ci sono momenti in cui non mi riconosco per niente, l'università mi ha cambiata, sto ricominciando dall'inizio, sto conoscendo nuove persone, mi faccio conoscere dagli altri... L'unica cosa che sembra ancora ancorata al passato è la mia eccessiva timidezza nei confronti di coloro che in qualche modo suscitano il mio interesse. Da questo discorso nasce la nomenclatura: uomo X, uomo Y e uomo Z, che sto adottando per non far capire a nessuno dei tre che mi interessa. So perfettamente di sbagliare, perché se non faccio sapere in qualche modo almeno ad uno dei tre che mi interessa, loro come fanno a capirlo? Sono semplici uomini, non sono dei moderni Nostradamus, e non sanno nemmeno leggere nella mente di una donna... Però non so assolutamente come fare! In queste cose sono proprio imbranata!
Tornando al discorso del fato, quel giorno mi è sembrato proprio speciale, unico: era come se non fossi io, mi sembrava di guardare vivere un'altra ragazza dentro di me. Però quell'altra ragazza sono io, è una parte di me, una parte che per tanto, per troppo, tempo è rimasta nascosta sotto le macerie del mio essere, che adesso sembra si stia ricostruendo. E' da tanto che non passavo una giornata così: la neve, il freddo, l'odore dell'inverno da una parte, i raggi di sole che scaldavano il cuore dall'altra. Il mondo che mi circondava sembrava riflettere al contrario le mie emozioni, o ero io a riflettere le sue?