lunedì 14 luglio 2008

Non è un addio...


C'è un detto che in questi anni mi è stato molto vicino: "E' meglio dare il benvenuto sapendo che fra poco ci si dovrà dire addio, che dire addio non sapendo quando sarà possibile rincontrarsi." Ormai l'ho sentito ripetere tante di quelle volte durante tutti i viaggi che ho fatto nella mia terra d'origine che è come un semplice "ciao" per me. Domani, anzi questa mattina visto che è già passata la mezzanotte, dovrò ripetere per l'ennesima volta questa frase alla mia sorellina. Parte... Parte da sola per cominciare una nuova vita, la sua vita. Ecco che le lacrime cominciano ad invadere i miei occhi, le mani tremano, faccio fatica a scrivere perché gli "strumenti" più importanti per questo esercizio non funzionano bene. Però in qualche modo devo esprimere tutto quello che mi sento dentro, devo buttare fuori tutte quelle emozioni che da un po' di tempo mi fanno star male.
E' strano... Sono contenta che comincia una sua vita, che ha il coraggio di affrontare da sola la vita di tutti i giorni, che non teme la solitudine, però allo stesso tempo mi preoccupo per lei. E' la mia piccola sorellina, è la persona più importante per me, è la mia piccola stella, è l'unica persona che riesce a farmi ridere senza nemmeno parlare, è la ragazza che partendo domani si porterà via una parte di me, una parte del mio cuore... Mi manca già adesso, mi manca anche se si trova a pochi passi da me, anche se sono ancora in grado di abbracciarla.
E' brutto dover dire "addio" o "arrivederci" ad una persona alla quale si tiene moltissimo... Come faccio?! Adesso non riesco a trattenere le lacrime... Devo farmi forza, lei non può accorgersi che la sua partenza mi faccia star male, perché in questo modo sarà ancora più dura per lei staccarsi da me. Non voglio che questo accada, lei deve partire con la totale serenità possibile, anche perché non ha mai affrontato un viaggio così lungo tutto da sola... Appena arrivata a casa so che starà bene, circondata dagli amici, dalla famiglia, non potrà che sentirsi a suo aggio.
Forse non subito, ma col tempo si dimenticherà di me... Comincerà ad ignorare i miei sentimenti, ma va benissimo così: da questo momento io ho la mia e lei ha la sua vita. E' giusto così. In questi giorni mi sento come una madre che deve salutare il figlio, che lo deve lasciare libero, lui deve spiccare il volo, deve cominciare la sua vita. Sono proprio patetica...
Lo so che non è un "addio" definitivo, ci vedremo, ci sentiremo, verrò a trovarla, ma non sarà più lo stesso, cambierà tutto! Io odio i cambiamenti: appena ti abitui a una cosa, appena cominci a sentirti a tuo aggio, tutto cambia. Cambiamo le persone, cambiano i luoghi, cambiano i tempi... Però io rimango la stessa.

1 commento:

Hechadesilencios ha detto...

hai un blog magnifico, dolce colmo di sentimenti, Cumplimenti.