lunedì 25 agosto 2008

I ricordi appassiti...

I fiori sono come i ricordi, col tempo perdono il colore, perdono la loro vitalità, perdono persino quella loro caratteristica inspiegabile di far brillare gli occhi di una persona solo con la loro presenza. Questa sera sfogliando un vecchio libro ho notato che nascondeva un inquilino: un fiore appassito, una rosa che qualcuno mi ha regalato qualche tempo fa. Non ho resistito alla sensazione di mettermi a desegnare. Stranamente le linee che cominciavano a comporre il mio disegno ricordavano molto quella rosa che ho appena ristrovato. Questo fiore mi ha fatto pensare ai miei ricordi, alle mie esperienze, alla vita che ho già vissuto... Me la proiettavo davanti agli occhi mentre disegnavo: ogni riga, ogni sfumatura è un ricordo, un pezzo di me.
Il disegno, questo disegno è una rappresentazione di tutti momenti più importanti della mia vita e devo dire in tutta sincerità che non è così male...
I ricordi sono come i fiori appassiti in mezzo a due pagine di un bel libro, anche se rimangono nascosti per anni, anche se perdono il loro aspetto originale, anche se cambiano forma, si appiattiscono, in fin dei conti sono sempre delle rappresentazioni di qualcosa che è veramente successo, di qualcosa che ci ha fatto provare emozioni, di qualcosa che ha cambiato la persona che eravamo e quel qualcosa ci ha permesso di essere quelli che siamo, di essere noi stessi in ogni momento.
Sono proprio contenta di aver aperto quel libro, di aver scoperto il suo inquilino... Il fiore stesso non mi porta a rivivere una bella storia, ma quella è sempre parte di me, è quella che mi ha permesso di essere la persona che sono adesso. Quindi non importa come sia la storia che portano con se i ricordi, la cosa importante è come ci abbiano cambiato.